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uando si parla di innovazione si pensa immediatamente a nuovi prodotti. Nielsen nel proprio “Breakthrough Innovation Report” del 2015 mette in luce un dato molto interessante: dei nuovi prodotti lanciati, oltre 86.000, solo l’1% può essere considerato come un’innovazione vincente.

Quali sono i criteri per i quali Nielsen definisce un’innovazione vincente?

  1. Distintivo, non deve essere un semplice restyling di un prodotto già esistente
  2. Performante, generare un volume d’affari nel primo anno almeno pari a 10 milioni di Euro
  3. Resistente, mantenere un volume d’affari nel secondo anno almeno pari al 90% rispetto al primo

Questi dati ci suggeriscono che oggi giorno il concetto di innovazione non è più legato strettamente all’invenzione, non è frutto di casualità o di bacchette magiche, bensì di studi e di analisi delle scelte dei consumatori.

Elemento cardine alla base del successo o meno dei nuovi prodotti viene identificato nel concetto di jobs to be done. Questa teoria è uno strumento per la valutazione delle circostanze che si presentano nella vita dei potenziali clienti che molto frequentemente compiono delle operazioni di acquisto non in base a determinate variabili socio-demografiche o alle caratteristiche specifiche dei prodotti, ma perché semplicemente stanno cercando una soluzione a un problema. Il successo di un’innovazione non proviene tanto dalla comprensione del cliente in senso generale, ma dalla comprensione del lavoro che sta cercando di compiere.

Bisogna cambiare prospettiva e non focalizzare l’attenzione sul prodotto ma sul bisogno che il prodotto è chiamato a soddisfare.

Quali lavori devono svolgere i tuoi clienti?

I tuoi prodotti/servizi lo aiutano a raggiungere l’obiettivo?

Quali nuovi prodotti/servizi posso aggiungere per soddisfare al meglio le sue esigenze?

 

Conoscere le risposte a queste domande significa avere una migliore capacità di innovare e maggiori opportunità di creazione di valore.

“Molte società segmentano i propri clienti rispetto a variabili demografiche o a caratteristiche dei prodotti, differenziando la propria offerta aggiungendo caratteristiche e funzionalità, ma il consumatore ha un punto di vista differente rispetto al mercato. Lui ha un lavoro da fare e cerca di “assumere” il miglior prodotto o servizio per farlo.” (Clayton Christensen)