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ecentemente mi è capitato di dibattere sul tema dell’ambizione. La domanda di fondo era: quando l’ambizione può essere ritenuta positiva e quando negativa? Personalmente penso che il confine sia piuttosto labile tra un’accezione e l’altra, ma sicuramente l’ambizione diviene pericolosa e deprecabile se ha carattere esclusivamente personale.

E a proposito di questo mi sono ricordato di un vecchio articolo letto diverso tempo fa sull’Harvard Business Review dal titolo “La potenza dell’ambizione collettiva” (The Power of Collective Ambition di Douglas A. Ready e Emily Truelove).  In questo studio del 2011 vengono prese in esame delle realtà che nonostante gli ultimi anni di recessione economica, caratterizzati da forti perdite o addirittura fallimenti, sono cresciute e prosperate, anche in settori magari in difficoltà.

Cosa ha contraddistinto queste realtà? Cosa le ha fatte divenire delle eccezioni?

L’ambizione collettiva. Non l’inseguimento di un’ambizione personale come possono essere i semplici profitti e utili, ma la definizione insieme ai propri dipendenti e agli stakeholder di un’ambizione collettiva.

L’ambizione collettiva è articolata in sette elementi:

  • Scopo: la missione principale dell’impresa, il perché esiste.
  • Visione: cosa aspira a raggiungere entro un determinato tempo.
  • Obiettivi: gli indicatori che si utilizzano per valutare i progressi verso il raggiungimento della visione.
  • Le priorità strategiche e operative: le azioni che si intraprendono quotidianamente sempre con il fine ultimo della visione aziendale.
  • La promessa del brand: gli impegni che si prendono con tutti gli stakeholder e che regolano l’esperienza che l’azienda fornirà.
  • Valori fondamentali: i principi dell’organizzazione.
  • Comportamenti dei leader: come i leader agiscono ogni giorno e come cercano di implementare la visione della società, si sforzano di mantenere la promessa del marchio e rispettare i valori.

L’ambizione collettiva può essere rappresentata come una bussola con al centro lo scopo aziendale, l’anello più esterno contiene i comportamenti dei leader, la visione, la promessa del brand, le priorità strategiche e operative e valori si trovano in mezzo insieme con gli obiettivi.

Nella definizione di un’ambizione collettiva devono convivere il collante e il grasso: il primo deve essere visto come un’opportunità per rafforzare, o in talune circostanze creare, l’impegno collaborativo all’interno dell’organizzazione; il secondo rappresenta l’occasione per avviare iniziative di cambiamento che richiedono un’esecuzione disciplinata.

In questo senso ritenersi ambiziosi non è negativo, ma un valore da diffondere.